La guerra dei prezzi in Francia non agevola la MDD

La guerra dei prezzi in Francia non agevola la MDD

L’aggressività promozionale dei retailers francesi non è certamente una novità.
Da un paio di anni, tuttavia, le insegne francesi, soprattutto quelle operanti nel formato ipermercato (Casino e Leclerc), hanno avviato una vera e propria guerra dei prezzi che si è tradotta in una deflazione evidente (Figura 3).

Figura 3 -  L’inflazione nel LCC in Francia (in %)

 

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Fonte: IRI

 
Questo fenomeno, che ha preso avvio nel 2013, ha generato una deflazione pari al 2,6% (nei canali ipermercati e supermercati) che tuttavia non ha riguardato in egual misura i brand e le categorie. Come emerge dalla Figura 4, a risentire maggiormente della guerra dei prezzi sono state le marche leader, i cui prezzi sono scesi di oltre 4 punti percentuali, mentre la MDD è mantenuto il proprio posizionamento.
 
Figura 4Andamento dell’inflazione in Francia (variazioni % 2013-2015)
 
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Fonte: IRI
 

Un risultato questo che non piace né all’industria di marca, che vede svalorizzare i propri prodotti, ma nemmeno alla distribuzione, che si ritrova con prodotti a MDD talvolta più costosi rispetto agli equivalenti di marca industriale.
Nel 2014, infatti, mentre le vendite dei prodotti di marca leader sono cresciute del +2,1%, la MDD ha fatto segnare un -2,3%. Questo trend, che si è mantenuto anche nel corso del presente anno, riguarda 8 categorie su 10. Il differenziale di vendite a volume tra marca leader e MDD si fa sempre più ampio, come evidenzia la Figura 5.

Figura 5Differenziale di crescita nelle vendite a volume tra marca industriale e MDD
 
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Fonte: IRI

 



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