Segnali incoraggianti per il mercato del LCC

Segnali incoraggianti per il mercato del LCC

Dopo tre lunghi anni di crisi, durante i quali la GDO ha perso vendite per 1,4 miliardi di euro, finalmente ritorna il segno “più” accanto al trend degli acquisti in valore (+2%) e volume (+1,6) dei prodotti di largo consumo.
Questo è quanto riporta un articolo di ottobre del Sole 24ORE su dati IRI. Nei primi sette mesi di quest’anno le vendite della GDO sono cresciute raggiungendo i 38 miliardi, con un aumento, quindi, di 750 milioni rispetto allo stesso periodo del 2014. Segnali quindi decisamente positivi ed incoraggianti per gli distributori che tuttavia non possono ritenersi ugualmente soddisfatti sul fronte dei prodotti a marchio. Dopo anni di continua crescita, infatti, i prodotti a MDD perdono lo 0,5% passando da una quota del 18,7% della fine del 2013 ad una quota del 18,2% di quest’anno. Le ragioni sono da ricercare nella perdita di competitività della MDD rispetto ai prodotti di marca industriale che, sostenuti da rilevanti investimenti promozionali, hanno raggiunto un livello di prezzo pari, o addirittura inferiore, a quelli praticati dai distributori sui loro prodotti.

Pertanto per il largo consumo si prospettano scenari positivi, con una crescita ulteriore del +2-2,5% entro fine anno, mentre la quota della MDD, secondo le stime IRI, dovrebbe confermare il trend attuale.
Quale futuro quindi per la MDD? La promozione non potrà certamente essere lo strumento più efficace per recuperare quote di mercato, considerata la ridotta distintività che lo strumento ha raggiunto sul mercato. Innovare l’assortimento e puntare ai segmenti premium, invece, potrebbe essere la scelta vincenti per rispondere ad un consumatore che manifesta una crescente assuefazione nei confronti dello strumento promozionale e che ricerca, al contrario, prodotti di qualità nel rispetto di valori di sostenibilità e benessere.
 
 
Figura – Andamento dei prodotti di largo consumo, dati aggiornati a fine luglio 2015.
 
 
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Fonte: IRI
 
I dati sul mercato biologico confermano la bontà di tale scelta: secondo una ricerca dell'Associazione nazionale delle cooperative di consumatori, i prodotti biologici rappresentano ora il 2,5% del totale delle vendite di alimentari in crescita del +16% rispetto al 2014.
 
 
 


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